domenica 17 luglio 2011

Canguri e birre (moltissime le birre)

“Uei, ragazzi,  non vorremo mica insegnare a saltare ai canguri.”
















Con questa frase l’allora Ministro ci ha proposto la sua famosa lenzuolata di liberalizzazioni.
Avrà avuto ragione o torto. O un po’ ragione e un po’ torto.
Fatto sta che ora non ci sono più distanze minime tra esercizi dello stesso tipo e vincoli di licenze.
Ma non è vero che non si possano, in certe condizioni e in certi luoghi, fare piani commerciali.
È vero invece che in alcuni casi questi piani servono.
Così come si possono usare incentivi e vincoli.
Perché serve un piano commerciale ad Alghero?
Perché ci sono troppi locali dello stesso tipo in centro storico.
Perché essi attirano d’estate una folla spropositata, producendo un casino mai visto, e  sporcizia e rumore, occupando direttamente e indirettamente tutti gli spazi pubblici, privatizzandoli in modo selvaggio, e perché non attirano nessuno fuori stagione, anche quando restano aperti.
Invece, ce ne sono troppo pochi nelle immediate vicinanze.
Si potrebbe essere severissimi con i plateatici in centro storico e molto aperti nelle zone limitrofe: i lunghi lungomare (e ne riparleremo in un prossimo intervento), i giardini (come diremo qua sotto), i quartieri “di spalla” (che potrebbero essere resi belli con poco); severissimi con gli orari e i decibel in centro storico e molto elastici subito fuori (in quelle zone dove non vivono persone),  si potrebbero incentivare negozi di qualità in centro e anche, e soprattutto.  favorire giovani artisti e artigiani perché vi si installino (e sarebbero attrattivi non solo d’estate), si potrebbero pensare giardini che non siano imitazioni ridicole delle reggia di Caserta, ma spazi utilizzabili, tutto l’anno dai bambini e d’estate e nelle notti d’estate come “giardini della birra” (con birre poco care).
Si potrebbero avere regole certe per l’uso degli spazi pubblici che ne lascino liberi moltissimi (e dovremmo pensare a che fare delle troppe macchine) e molte romantiche panchine dove godere della bellezza (al posto delle catapulte, brutte e sciocche, chissà quante panchine e quanti amori …), si potrebbero recuperare altri spazi sotto e oltre i bastioni.
Si potrebbero avere zone della città a diverse velocità, a diversa intensità, a diversa rumorosità: permeabili e non separate, ma ciascuna con i suoi tempi.
Si potrebbe, ma non con questi amministratori. (xyz)

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