lunedì 11 luglio 2011

Tra partenze e ritorni, Bar dei Giardini, Alghero

C’è chi rinuncia allo spettacolo del mare pur di cercar rifugio all’ombra dei giardini: ti aspetteresti popoli dalla pelle bianchiccia, spruzzata d’efelidi e schiumette parasole, intolleranti alle luci delle primavere. Insieme ai pochi pendolari dei pubblici trasporti, è gente che gratta nell’attesa la rete stirata di pvc: non sa aspettare si disfi l’eterno cantiere, perciò staziona sui muriccioli di contorno al negato parchetto e piano piano cederà alle lusinghe delle porte a vetri. 
Ecco: di là dei tre gradini, lontano dagli effluvi amari degli autobus, finalmente, accaldati giramondo a sorbir bibite dentro il modesto ritaglio di natura lastricata a cemento, anche loro sognando accessibili palme, ma ignari della nostalgia dei doviziosi aperitivi d’un tempo, cavati dal cuore dei sardi ospitali e dalle coratelle del sempre caro maiale. 
Intangibile ai fenomeni del caldo e del freddo, fatto pietra, il volto dell’odierno barman sta dietro il bancone, solitario, come muretto  indifferente alle tenerezze del sedere altrui, sempre egualmente inerte allo strusciare di quelli che tornano, di quelli restano.
Bonus, Un bar serve anche a questo ristoro dell’attesa, a far più sopportabile il fardello del viaggio che ti spetta… o no?
Malus, Si è dato aspetto di lucente efficienza, ma il cuore dell’ospite, proprio, non è più quello di una volta.
Voti della Palmanana
Ambiente: 6
Servizio: 6

Via Catalogna, Alghero

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